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- Una lettera in cui la moglie scrive al proprio marito di averlo tradito può essere utilizzata nel processo come causa di addebito della separazione?

[Quesito] Salve Avvocato possiedo una lettera firmata da mia moglie in scrive di avermi tradito e lo fa anche in maniera dettagliata, nelle sue parole si legge che lo stato d animo che provava l aveva anche condotta a mettere in atto atteggiamenti diseducativi verso i bambini, e afferma pure che nella circostanza di un eventuale altro tradimento sarà pronta ad andarsene di casa lasciando con me i bambini per tutelarli.

Può una lettere del genere essere utile per ottenere l affido in circostanza di nuovo tradimento considerato che allo stato attuale siamo tornati insieme? Grazie per l attenzione

Risposta: Bisogna considerare che il tradimento da parte di un consorte e pure una circostanza di addebito della separazione non comportano in alcun maniera l inidoneità dello stesso consorte ad ottenere l affido della prole nata dal matrimonio che, come sa bene, principalmente se in tenera età, è, in ambito di affidamento congiunto, quasi sempre collocata presso la madre.

Competerà soltanto al giudice, con il sostegno di un esperto in tale ambito, considerare quale sia l interesse maggiore dei minorenni. Rispetto alla lettera di sua moglie, non mi sembra che quello che è stato scritto possa ritenersi prova di carattere oggettivo di una sua inidoneità a livello genitoriale.

- L ex consorte può contrarre nuovamente matrimonio con rito evangelico non avendo ancora ricevuto il divorzio?

[Quesito] L ex coniuge può contrarre nuovamente matrimonio con rito evangelico non avendo ancora ricevuto il divorzio? Grazie per l interessamente.

Risposta: Mi dispiace ma non sono a conoscenza del rito evangelico; se volesse avere informazioni in marito al rito cattolico le potrei dire che per l unione religiosa (visto che quella civile non si può prevedere fino alla sentenza di divorzio), è utile un permesso da parte del parroco che considererà le ragioni e i motivi presentati dagli eventuali coniugi.

- Due consorti della Costa d Avorio possono effettuare la richiesta di divorzio in Italia?

[Quesito] Sono originaria della Costa d Avorio, pure il mio consorte. Vogliamo effettuare la richiesta di divorzio in Italia.

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Desidero capire se si può fare, perché abbiamo la comunione dei beni in Costa d Avorio e abbiamo fatto un mutuo qui per comprarci una casa e abbiamo 2 figlie. Desidero capire se facciamo richiesta del divorzio qui il bene che possediamo in Africa può essere diviso e di quanto può essere il costo del divorzio qui in Italia, e il procedimento quanto dura?

Vi ringrazio per la vostra attenzione

Risposta: La separazione individuale e l annullamento del matrimonio (divorzio) sono disciplinati dalla normativa nazionale comune dei consorti all atto della richiesta di separazione o di annullamento del matrimonio; in assenza viene applicata la normativa dello Stato nella quale il matrimonio risulta effettuato.

La separazione individuale e l annullamento del matrimonio, nel caso in cui non siano disciplinati dalla normativa straniera attuabile, sono disciplinati dalla normativa italiana. La legge italiana può essere applicata pure nel caso in cui uno dei consorti possiede la cittadinanza italiana o l unione coniugale è stato effettuata in Italia. In merito alla sua situazione, penso che si possa applicare la norma della Costa D Avorio nel caso in cui possediate ancora la cittadinanza di quel Paese. In Italia bisogna prima effettuare la richiesta della separazione e soltanto dopo tre anni da siffatta richiesta si può provvedere a richiedere il divorzio.