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Sono stato parte lesa di un delitto, come posso agire? E necessario che chi è soggetto a un delitto a denunci o a quereli l agente, allo scopo di permette il suo persecuzione penale. In merito ad alcuni particolari delitti, nondimeno, la mera consegna di una denuncia non basta: perché si prosegua a livello penale contro il colpevole é necessario, infatti, che sia presentata dalla vittima una denuncia ad hoc (per esempio per i delitti di violenze, percosse, oltraggio, calunnia, rapina, danno, frode, sottrazione indebita, intimidazione, lesione privata, abuso sessuale etc.).
La denuncia può essere sporta verbalmente dinanzi alle Forze dell Ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Postale) o con un documento scritto da consegnare, di persona o tramite legale a ciò designato, dinanzi alle suddette Autorità o in via diretta in Procura (risoluzione calorosamente raccomandata): in questo caso – vista la rilevanza di una adeguata spiegazione dei fatti, sia sul piano sostanziale sia procedurale, e, in particolar modo, l osservanza dei termini indicati dalla normativa a pena di decadimento – occorre ricorrere a un avvocato, che vi aiuterà e gestirà la stesura della denuncia, garantendo così la protezione dei Vostri diritti e la perseguibilità penale rispetto al colpevole.
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L esposto (e non anche la denuncia) può essere recapitata dalla vittima - denunciante e, in questo caso, il processo penale nei confronti del colpevole si annulla: questa risoluzione é per lo più applicata quando il colpevole concede alla vittima un rimborso delle lesioni avute e esso non è interessato al giudizio penale del violatore.
Che significa -assenso dell avente diritto-? E in quali casi un tale assenso estromette la perseguibilità di chi danneggia il diritto? L art.50 cp prevede che non è perseguibile chi danneggia o mette a rischio un diritto, con l assenso del soggetto che può vigorosamente ordinare. L assenso della vittima ha come conseguenza la giustificazione o la legittimazione di un fatto che in altro modo rappresenterebbe un reato penale: in questo caso, dunque, il colpevole sarà assolto con la formula -il fatto non configura delitto-.
L assenso non ha carattere di accordo giuridico: esso va rappresentato come una mera azione giuridica, ossia un autorizzazione con cui si conferisce al ricevente una facoltà di intervenire, che non produce nessun onere vincolante per l avente diritto e non traspone nessun diritto in capo all attore.
L assenso è sempre annullabile eccetto che l azione legittimata, per i suoi medesimi requisiti, non possa essere bloccata se ad accaduto deperimento.
Adesso, affinché abbia validità discriminante, l assenso deve essere autonomo o volontario: ossia esso deve essere esente da intimidazione, sbaglio o dolo. Può essere concesso in qualsiasi maniera ed è irrilevante lo strumento (scritto, verbale, etc), con cui si esprime.
Può anche essere dedotto dalla condotta obiettivamente uniforme del beneficiario (assenso implicito) purchè esista al momento dell azione.
Non è nemmeno preteso, in attuazione dell art.59 cp che l intenzione dell assenziente arrivi in effetti a conoscenza del ricevente: l assenso è putativo se la persona opera nella sbagliata convinzione della sua presenza, m la sua validità discriminante scompare se debba estromettersi, in base alle congiunture della fattispecie, la raziocinante certezza di agire con l assenso del soggetto che può vigorosamente usufruire del diritto.
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L assenso della parte lesa è, al contrario, presupposto se si può giustamente credere che il possessore del bene lo avrebbe dato se avesse conosciuto la circostanza di fatto. Il permesso a dare l assenso rimane al possessore dell interesse tutelato a livello penale; nel caso di più comproprietari sarà necessario l assenso di tutti i soggetti coinvolti.
La giustificazione può competere al delegato legale o scelto, eccetto che la rappresentanza non sia inconciliabile con il carattere del diritto e dell azione da legittimare. La persona autorizzata a permettere deve avere la propensione ad operare, considerata come serietà sufficiente a capire il senso dell assenso dato. L art.50 cp limita l ambito di validità della discriminante alle ipotesi in cui l assenso riguardi diritti fruibili.
L attenzione alla soppressione scompare soltanto se l assenso concerne il pregiudizio di beni di competenza unica del soggetto che ne è possessore. In materia di funzione medico-chirurgica il dottore è giustificato adeseguire la terapia ritenuta utile per la tutela della salute del malato assegnato alla sua cura, anche in assenza di espresso assenso.
Il manifesto consenso del paziente ostacola la possibilità di rappresentare reati quali quelli di violenze intenzionali, ma soltanto nel caso di assenso vigorosamente manifestato (quindi, nei margini dell art. 5 cod. Civ.).
Tuttavia, in casi di emergenza curativa, o in altri casi chiaramente indicati, l assenso non è obbligatorio. Sono circostanze che, pur non caratterizzate da profili di emergenza, sono trattate subito– senza l assenso del malato– per scongiurare per esso altre operazioni, o aggravamenti di malattia e che, dunque, rendono esistenti motivazioni di legittimazione come stato di urgenza o osservanza di un obbligo.