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il mezzo internazionale più dettagliato e valido e senz altro l ultimo in ordine temporale, il Regolamento comunitario detto anche Bruxelles II bis, ma che vige soltanto nell ipotesi di controversie tra cittadini d Europa.
In caso di controversie tra un genitore italiano e uno extracomunitario il mezzo principale per tentare di risolvere il problema giuridico-normativo pare essere senza dubbio la Convenzione dell Aja, che obbliga molti Stati in tutto il mondo
. L attuazione dell accordo dell Aja e/o del Regolamento, nondimeno, anche se applicata con puntualità non sempre conduce al veloce rimpatrio del minorenne. Come abbiamo già affermato il fenomeno delle sottrazioni sottolinea la creazione, con il tempo, di circostanze giudiziarie antitetiche: il minorenne è consegnato in Italia a un genitore e nello Stato estero all altro.
Specifica rilevanza hanno in tal senso i pareri che il Ministero degli Esteri concede nelle ipotesi di realizzata sottrazione di minorenne: • presentare subito denuncia agli organi di polizia
• avvisare il Ministero degli Esteri e la Direzione Generale per gli Italiani all Estero perché intervengano le Rappresentanze diplomatico-consolari di competenza; • ricorrere all organo Centrale se lo Stato di presupposto arrivo partecipa alla Convenzione dell Aja del 25.10.1980 o è ricevente del Regolamento (CE) n. 2201/2003; • promuovere il diritto di visita se non si ottiene una misura che assegni l assistenza del minorenne. Il Ministero, indirizzandosi ai genitori di coppie di natura mista, si sforza poi di ostacolare episodi di sottrazioni di minorenni all estero con qualche indicazione: • conoscere le norme in tema di affido e diritto di visita in vigore nel Paese di origine dell altro genitore • far ammettere, ove fattibile, nel Paese di origine dell altro genitore, il potenziale decreto di affido del minorenne a proprio vantaggio • tentare di scongiurare che il minorenne sia registrato sul passaporto del genitore non competente alla custodia
• se per qualche ragione il minorenne deve andare in altri Stati, far approvare dall altro genitore un vincolo di ritorno in Italia nel giorno previsto • se è già attivo l iter per la separazione in via legale, richiedere al magistrato di competenza che nel decreto sia palesemente stabilita l interdizione di emigrazione del minorenne, senza l assenso dell altro • accertare che la suddetta interdizione sia iscritta negli elenchi di dogana • se non è stata attivata nessuna procedura per l affido del minorenne, richiedere che venga emesso un decreto ad hoc che proibisca l espatrio del minorenne senza il diretto assenso dell altro • controllare, in attuazione dell esercizio del diritto di incontro conferito al genitore non tenuto all affido, affinché il medesimo non tenga con sé il minorenne illegalmente oltre l arco temporale indicato.
Il suggerimento primario che il Ministero vuole dare per ostacolare questi episodi, in ogni caso, è sempre tentare di mettere al centro di ogni intervento la prosperità e l interesse del minorenne, la principale parte lesa di questo abuso.
Detenzione per droga